RISULTATO: 2-3 (25/21; 19/25; 25/15; 21/25; 15/12)
SINTESI: S.Q.U.A.D.R.A.
Partite di questo calibro restano impresse nella mente, ma fanno anche un pò di male. Vero, l’impresa era ardua ed il risultato, per quanto positivo, non dà ragione. E, per ultimo, un quinto set giocato dagli avversari come “defaticamento” fa ancora più rabbia. Partita giocata a ritmo serrato e livello davvero alto da entrambe le squadre con un arbitraggio (forse) non proprio all’altezza del match: troppe le sviste ed errori, alcuni clamorosi.
Da entrambe le squadre l’agonismo e la determinazione non sono mai mancate ma, si sa, la pallavolo in questo è spietata: non esiste il pareggio e solo una squadra vince.
Il cammino di Insubria termina ai quarti di finale, con una vittoria beffarda che non basta per passare il turno, ed Aurora Vanzaghello accede alle semifinali del torneo Regionale. Passata l’amarezza, ci si guarda indietro e si può solo elogiare una squadra nata per la volontà forte di 4 amici; che ha “cambiato pelle” in due stagioni, che ha stupito tutti arrivando a giocarsi i Regionali il primo anno, che non è mai scesa sotto il secondo posto in classifica, che non ha giocatori di “esperienza” ma la determinazione e la grinta per spostare le montagne. Ma che ha, soprattutto, l’onestà di ammettere quando l’avversario è più forte, l’umiltà di riconoscere i propri limiti e lavorare per superarli e che è arrivata fino a qui contando solo sulla forza di ogni singolo componente della squadra. Quindi, cara Insubria, sii fiera di te stessa.
Asciugati le lacrime, rimettiti la divisa e preparati a superarti ancora per andare sempre più in alto.
ORGOGLIO E CUORE.